Tematica Alghe

Ulva lactuca Linnaeus, 1753

Ulva lactuca Linnaeus, 1753

foto 04
Da: www.santenaturels.com

Phylum: Chlorophyta Pascher, 1914

Subphylum:

Classe: Ulvophyceae Mattox K.R. & Stewart K.D., in Irvine D.E.G. & John D.M. (1984)

Ordine: Ulvales (Blackman & Tansley) Oltmanns, 1904

Famiglia: Ulvaceae Lamouroux J.V. ex Dumortier, 1822

Genere: Ulva Linnaeus, 1753


itItaliano: Lattuga di mare

enEnglish: Sea lettuce

frFrançais: Laitue de mer

deDeutsch: Meersalat

spEspañol: Lechuga de mar

Specie e sottospecie

Ulva lactuca var. lacinulata - Ulva lactuca var. latissima - Ulva lactuca var. rigida.

Descrizione

Alta fino a 30 centimetri, traslucida, di un acceso colore verde brillante. Presenta foglie sottili, non molto grandi, lamellari, fissate ad un peduncolo di forma elicoidale. Ulva lactuca viene raccolta in primavera e in autunno le stagioni in cui presenta il suo miglior colore che riflette la ricchezza di sostanze nutritive. Come tutte le alghe marine è molto ricca in sali minerali e oligoelementi. In particolare si caratterizza per la presenza di calcio (3g/100g) e di magnesio (2,8g/100g). Contiene tutti gli 8 aminoacidi essenziali. Presenta un discreto contenuto vitaminico (provitamina A, gruppo B e vitamina C) e di acidi grassi essenziali Omega 3(Alfa-linolenico C18:3). Contiene polisaccaridi idrosolubili che consistono in molecole solforate di acido uronico, che non possono essere degradate dagli enzimi digestivi. Così come gli amidi delle piante terrestri, gli amidi delle macroalghe verdi consistono in polisaccaridi amilacei e amilopectine, che hanno proprietà simili agli amidi presenti nelle patate, benché in queste ultime il grado di polimerizzazione sia notevolmente inferiore. Gli elementi amilacei di Ulva lactuca si dissolvono facilmente nell’acqua senza diventare appiccicosi. In Giappone, dove ha il nome di aosa, viene consumata come alimento. Anche in Scozia si usa per zuppe e insalate. Viene mangiata cruda, come insalata in Scandinavia, in Danimarca, in Irlanda, ma anche in Indonesia. In Italia viene utilizzata per la preparazione delle "Zeppolelle di mare", piatto tipico napoletano.

Diffusione

Comune nel Mar Mediterraneo e nei mari freddi o temperati.

Sinonimi

= Ulva fenestrata (Postels & Ruprecht, 1840).

Bibliografia

–D.F. Jackson. Algae, Man and the Environment, Syracuse University Press, New York 1968.
–V.J. Chapman. Seaweeds and their uses, The Camelot Press Ltd, London 1970.
–Alain Saury. Le Alghe sorgente di vita, Musumeci, Aosta 1984
–Anzalone; Consonni. Le Alghe Vita-Scienza-Futuro, Consonni Corona Corp Ed, Milano 1997.
–Anzalone; Consonni. Prontuario di Alimentazione Nutriceutica con Alghe 1° ediz, Consonni Corp Ed, Milano 2002.
–V. Anzalone Consonni. Ricette Mediterranee, la vera arte della cucina con le Alghe, Consonni Corona Corp Ed, Milano 2002.
–Anzalone; Consonni. Le Alghe Rimedi Funzionali, Consonni Corona Corp Ed, Milano 2004.
–A. Zocco. Salute e bellezza con le alghe, Red Ed, Milano 2004.


00011 Data: 30/07/2003
Emissione: Alghe
Stato: Algeria
00036 Data: 01/11/2002
Emissione: Alghe
Stato: Mozambique

00040 Data: 14/07/2008
Emissione: Alghe
Stato: Barbados